21 giugno 2022 d.C., solstizio d’estate
(calendario Gregoriano di 365 giorni)
Sono in dolce compagnia di Dana e di Gesù (con Noi in Corpo Eterico); è sera e, mentre giunge da lontano un temporale, Mi concentro su un nuovo scritto “DIO È CON NOI”.
Gesù interviene sulla Mia lettura di un passo del Vangelo, esattamente Matteo 24.
Lo saluto, chiedendoGli protezione e sostegno nel Compimento del Servizio sancito dall’evento del Raggio Smeraldino (St.Ilario di Rovereto, 21 Luglio 2016, 4.00 am d.C).
Gesù risponde: “Non Ti deluderò caro Compagno”.
In tunica bianca e rossa, Gesù si genoflette, con l’avambraccio sinistro sul ginocchio sinistro e la mano destra sul cuore, capo chino ed occhi chiusi.
Ci ritroviamo improvvisamente alla Presenza del Padre. Ci parla: “Sono al Vostro cospetto ... Rimanete nel Mio Cuore ...”. Le Sue mani, rivolte verso il Cielo, riversano sul Tutto Benedizioni e Grazie.
Con la mano sul Cuore e l’Anima in festa Io e Dana Rendiamo Grazie. Vengo per ore attraversato da capo a piedi dallo Spirito Santo, che Mi pervade come nella notte del Raggio Verde (giorno in cui si ricorda anche Elia, profeta prelevato (e non “rapito”) nel Cielo).
Pongo domande, la cui risposta giunge attraverso Dana.
Le concise parole del Padre Ci predispongono al dialogo col Patriarca Abramo che, inaspettatamente, giunge a fianco del Profeta Mosè...
Appaiono spiritualmente in primo eterico: Abramo ha barba lunga, di forma tonda, brizzolata come i capelli un po’ corti e ricci. Fronte alta e viso rugoso e savio: imperscrutabile il Suo sguardo. Indossa un saio marrone, cintura di corda nera, caviglie ben visibili e sandali ai piedi. Impugna con la mano destra un bastone curvo in cima… Alla Sua sinistra, Mosè: stempiato e calvo, coi rimanenti capelli bianchi lisci e lunghi fin sotto le spalle. Veste tunica senza cinta cadente sui piedi calzanti sandali, e porta un bastone simile a quello del Compagno.
Abramo Ci porge un libro, aperto circa nella metà, e Dana Lo accoglie (etericamente) tra le Sue mani.
Dopo aver superato un sottile velo di timore data la solennità dell’inatteso momento, Ci chiediamo quale sia il luogo migliore dove posarLo, prima di realizzare che il “metaspazio” perfetto è il centro adimensionale del Cuore da cui promana l’iride nella Luce, con la vista, il suono, il tatto, l’olfatto e il gusto, plasmati nell’intelligente fantasia della grande Mente, come luogo d’esperienza fisica e multidimensionale.
“Questo è il Libro della Memoria di Tutto ciò che è stato: Lo abbiamo custodito sino ad ora, all’ingresso di una Nuova Era”, Ci dice Abramo.
Le ultime Parole del Libro aperto davanti a Noi, scritte sulla pagina di sinistra, concludono il “Tutto ciò che è stato”. La pagina destra è tutta bianca e piena di Luce. Un fulmineo Raggio di Luce calda (attraversante verticalmente il bastone di Abramo), scrive sulla pagina bianca queste Parole da Lui stesso proferite:
“E’ stato inciso per sempre ciò che è avvenuto questa notte e resterà eternamente nella Memoria dell’Universo... Questo Libro, ha un Inizio e una Fine, ma il Suo contenuto ha da venire”.
Sul Suo volto appare un velato sorriso, che percepiamo come una maggior leggerezza per averCi consegnato il millenario e tanto prezioso “Testimone” (Abramo e Mosè Ci confermano di essere a perfetta conoscenza di tutto; anche di URAM).
“Il Cielo è con Voi! Siete nelle Mani di Dio… Forza, continuate nella Fede, Dio non Vi deluderà mai. Sarete ricompensati come lo siamo stati Noi: giorni e notti di ricompense… Il Libro Vi è consegnato per Volontà del Padre. CustoditeLo e abbiatene cura. Siamo con Voi ma ora Ci ritiriamo, andremo dove Dio ci consentirà. Non sappiamo ancora dove di preciso. Inizia una Nuova Era, siatene Testimoni; siamo al Vostro fianco, ma altri compiti Ci aspettano. Rendiamo grazie a Dio per ciò che è stato e ciò che sarà, affinchè la Nuova Era sia migliore della trascorsa”.
La più umile fermezza della Sua Fede Ci colpisce, e Ci richiama alla Certezza.
Mi trovo alla sinistra di Dana, Abramo e Mosè sono di fronte a Noi. In posizione di semicerchio le Nostre mani sinistre sono sovrapposte una all’altra, in simbolo di Unione e pacifica CoCreazione.
Il Padre, sempre vicino a Noi, recita Benedizioni accompagnate dal canto di voci meravigliose... Angeli.
Nel mentre si apre un portone eterico.
Abramo e Mosè Ci guardano e, nel pieno silenzio della stanza, lo oltrepassano salendo scale di Luce in un tunnel di Luce.
E il Padre con Loro.
Gesù sopraggiunge nuovamente, compensando il silenzio: “Mi sono allontanato nel rispetto del Vostro momento solenne di passaggio del “Testimone”.
E null’altro aggiunge a ciò che è appena avvenuto.
Ravi