“Rifugi d’Anime” … non “zone confort”

Stando nel “qui ed ora” e coi piedi per terra, anche Noi agiamo cercando sobriamente di armonizzare Coscienza e Corpo con la Natura, a favore di una vita più semplice, sana e indipendente dalla “Rete del Ragno”.

Da “Il libro di Enoch” – Enoch slavo 61

Perché nel grande secolo molti rifugi sono preparati per l’uomo, dimore molto buone, dimore cattive senza numero. Beato chi va nelle case benedette, (poiché) nelle cattive non c’è soggiorno.
Siamo chiamati a costruire un’“arca” (un rifugio) e a fare della nostra Fede un luogo sicuro,
dove porre al riparo Noi stessi (la Nostra Anima),
affinché la “tempesta” non Ci colga impreparati ad affrontare le nuove stagioni della Vita...

Attualmente il “mondo” si muove in due direzioni e velocità diametralmente opposte: una parte corre freneticamente sulla via “Transumanista”, l’altra quasi si ferma per tornare a prendersi cura di una Natura particolarmente abusata…

È inevitabile un ritorno all’“Essenziale”, e a stili di Vita più semplici e realmente sostenibili.

Per noi adulti è già un impegno quotidiano che, in memoria dei Nostri nonni “ante-antenne”, sappiamo esser ancora possibile, sebbene l’attuale consapevolezza personale e sociale sia così influenzata dall’iper tecnologia e dai suoi effetti, da lasciare intravvedere alla nuova generazione la sola assai improbabile via della “disumanizzazione tecnologica”…

Siamo infatti Noi l’ultima generazione oggi adulta che, a cavallo tra il secondo e il terzo millennio, può testimoniare la possibilità di un’esistenza “analogica”, e non solo digitale.

Nascere e morire tra le mani di un robot non è il destino che il buon Dio ha programmato per l’Umanità di questo mondo che, prima ancora di inaudite violenze e insostenibili consumi, avrebbe l’impellente urgenza morale di innalzare lo sguardo alla pacifica superiorità dell’Amore e di farla propria.

Persino il buon Lucio Battisti nel suo profetico “Canto libero” Ci ricorda l’importanza fondamentale (“in un mondo che non ci vuole più”) di prendere in mano: “pietre, un giorno case… ricoperte da rose selvatiche… (che) rivivono, ci chiamano in boschi abbandonati… perciò sopravvissuti vergini… si aprono, ci abbracciano”…

Rianimare antiche strutture è un’avventura stimolante, già di per sé virtuosa e “salvifica”, mentre siamo ispirati dal divino Spirito che c’istruisce, guida e rigenera…

Salvare l’illusione del corpo fisico e dei suoi accessori, ha il senso volto allo Scopo superiore della Coscienza Spirituale: unico, imperituro ed inestimabile Valore della Vita. Non temiamo di perdere questo corpo fisico, poiché consapevoli che la divina Salvezza giunge per elevare l’Anima già qui, e ben oltre.

La Fede nel Padre Celeste non sia cieca, ma completa e temprata dall’Esperienza delle Virtù umane.

da “Il libro” pag. 132

La trasformazione in atto presuppone la frantumazione dei vecchi sistemi globalisti e della loro economia schiavista, facendo emergere la necessaria tendenza al “km 0” ed oltre ancora “l’economia del Dono”.

È già in atto un esponenziale incremento di progetti rurali e di micro-comunità ecologiche (ben lungi da sedicenti ed imposti “green pass”), dove anche i più giovani possono ritrovare il Senso ed il Gusto superiore della Gioia di vivere, nei più sani e virtuosi principi ComUnitari.

Il fenomeno avviene spontaneamente, non solo in Italia ma in tutto il mondo, in contrapposizione alla stringente insostenibilità della “Smart City”, tanto estetica quanto disumana.

Lo Spirito di convivenza di questi gruppi sociali si fonda sul reciproco ascolto, sul mutuo-aiuto e sulla partecipazione incondizionata ai comuni obiettivi.

Il recupero di antiche tecniche agricole, l’individuazione e l’espressione dei talenti personali posti a servizio della Comunità e la soddisfazione di immediati risultati concreti di prima necessità interessa, seppur in misura ancora minima, anche la Nuova Generazione “coi piedi per terra”…

Non è quindi una fuga al monte o al campo quella dei precursori della ventura Civiltà.

Le Guide spirituali Ispirano, Accompagnano, Comunicano e Consigliano direttamente le Anime in cammino verso quella che nelle prossime decadi sarà comunemente riconosciuta come la Nuova Terra di Uram (Antica Divina Promessa ai Patriarchi, da cui pure Noi discendiamo).

Tutti i Maestri della storia hanno indicato la via del Cuore attraverso l’esempio di rispettosa Coesione, anziché violenta e subdola separazione. Ciò detto, accade regolarmente ad ogni transito epocale un drastico quanto necessario ribaltamento di polarità e paradigma esistenziale.

Non certo per vanità o presunzione gli ancora imperfetti cosiddetti “Santi degli Ultimi Giorni” ricevono i Doni dell’incondizionata Misericordia del Padre, con cui possono realmente dialogare; Essi non “credono” poiché “vedono”, attraverso il progressivo Risveglio della Loro Coscienza spirituale, sempre assistita dalle compassionevoli ed anche taglienti Guide spirituali seppur, anche per Essi, ciò un tempo aveva dell’incredibile, ma la Loro curiosità di Conoscere non escludeva a priori quella Verità che oggi, perfino attraverso grande tribolazione, li rende Liberi.

Una “Vita più semplice e di pensieri elevati” sarà quella dell’“Homo Summus”, sommamente connesso al Supremo; ivi la Memoria sarà completa e la menzogna impronunciabile, le Facoltà risvegliate, e la Felicità fedele Compagna della più diffusa Prosperità…

Il Cuor di Smeraldo già brilla nel “Violetto della Corona” a 674Hz, che virtuosa reca il regale-divino Dono.

Donando si Riceve” e “CoCreando si ComUnica”, oltremera “estetica facciale”, verso l’Utilità, quale Principio della più libera e consapevole coesione sociale (da oggi anche servito lo strumento ausiliario di Planets Community).